carissimi volontari di scrittorincittà,
il nostro festival si è appena concluso e desideriamo spedirvi il nostro ringraziamento più sincero.
A molti di voi siamo riusciti a dire grazie di persona. Qualcuno più sfortunato lo abbiamo perfino abbracciato!
Lo avrete certamente notato: in un festival come scrittorincittà servono tante cose. Servono ospiti validi, che sappiano il fatto loro e sappiano anche comunicarlo. Servono spazi, microfoni, automobili e furgoncini, carta, pennarelli, sedie e poltroncine, telefoni, chilometri di cavi, computer, medicine, acqua, dolcetti. Servono idee e pazienza. Quest’anno servivano anche molti ombrelli.
Ma dietro quel che più appare ci sono tante persone, forse meno illuminate dalle luci dei palchi e delle sale, che lavorano con dedizione, passione, curiosità e affetto.
Scrittorincittà, per noi, non sono cinque giorni di libri da mettere in vetrina o di star da incontrare. scrittorincittà è trasformare un luogo normale in un luogo colorato. Far incontrare i libri attraverso le persone, e far incontrare le persone tra di loro.
Tutto questo è possibile grazie a voi.
Siamo felici di avervi incontrati. E siamo orgogliosi di voi e di quanto avete realizzato.
Le magliette rosse di scrittorincittà sono tutte uguali, mentre voi siete tutti diversi: vi abbiamo osservati e apprezzati, spesso scambiando con voi qualche parola in fretta, mentre correvamo in due direzioni opposte. Anche il nostro grazie dovrebbe essere diverso per ciascuno di noi.
Allora ci proviamo. Siete 290, ed eccovi i nostri 290 grazie.
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Vi sembrano tutti uguali? Tutt’altro. Ognuno prenda il proprio.
E con il grazie, vi arrivi soprattutto il nostro arrivederci. Perché già stiamo pensando a cosa combinare nel 2015…
a presto!
Andrea Valente e Matteo Corradini
